martedì 13 settembre 2016
DEMOCRAZIA DIRETTA vs E-DEMOCRACY
Intervista al Presidente del Circolo culturale Synerghein sul tema della
Democrazia Diretta Vs E_Democracy
STATO COLLETTIVITA' vs STATO APPARATO
Intervista al Presidente del Circolo culturale Synerghein sul tema dello
Stato Collettività Vs Stato Apparato
http://youtu.be/R13Rwkgt0dI
IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA'
Intervista al Presidente del Circolo culturale Synerghein sul tema del Principio di Sussidiarietà
http://youtu.be/nvLLHOesoLs
mercoledì 13 luglio 2016
Boomerang per la sinistra. Da Dallas a Fermo. Solidarietà cieca pronta assoluta per chi non è italiano
Notizie da Dallas. Corteo pacifico di afroamericani: uccisi cinque poliziotti, feriti altri sette. C’è da domandarsi cosa sarebbe successo se il corteo non fosse stato pacifico…
“Pochi
morti ha detto Obama non possono condizionarci”. Per lui, come al solito, la
colpa è delle armi, che, come sanno tutti i buoni democratici, sono brutte e
cattive. Concorda con lui anche la peppietta isterica che aspira alla sua
successione.
Le
prefiche che leggono i telegiornali mediaset, e con loro il Cecchi Paone,
parlano di due fazioni contrapposte pei i fatti di Dallas. Da una parte la
fazione delle forze dell’ordine che sono lo Stato. Dall’altra la fazione di tutti
i buoni afroamericani. Due fazioni a confronto, come i tifosi di due squadre di
calcio.
Il
filosofo libanese Gadolernice è l’ideatore di un moderno teorema che recita: se
un africano uccide con un piccone tre italiani, è raptus. Se un italiano colpisce
con un pugno un africano è razzismo.
Sia
la RAI, nelle mani di Renzi, che Mediaset del buon figliolo di Berlusconi, hanno gareggiato tra loro nel fornire agli
italiani una interpretazione democratica e quindi falsa dello scontro stradale
in cui ha trovato la morte un africano mantenuto dalla caritas. Mai tanto
spazio e tanto nauseante delirio è stato dedicato dalle due reti ad una vicenda
come quella di Fermo.
Boldrine
e Boschine. La prima, nominata senza elezioni dai vendolini. L’altra, figlia di
un babbo per bene. Insieme, vestite di nero, come due cornacchie, si sono
presentate al funerale dell’africano di Fermo. Non hanno invece ritenuto degni
della loro augusta attenzione i funerali dei nove italiani massacrati in Bangladesh.
Il loro più o meno pregiato lato B, era in altre faccende affacendato. E poi
c’è chi dice che i renziani non sono razzisti.
Con
il sorriso ebete che manifesta nelle interviste, don Vinicio il prete, fa
trasparire il suo rimpianto per il mancato introito che la sua associazione, subisce
con il decesso di uno degli assistiti. Non ha visto nulla, ma accusa senza “cristiana
pietas”, il suo concittadino. E scopre solo ora che la maggior parte degli
abitanti di Fermo, a conoscenza dei contributi statali che incassa ogni mese,
non stava affatto dalla sua parte.
Ancora
mediaset. Non ha dimostrato vergogna, a far vedere più volte nei suoi
telegiornali l’italiano di Fermo, trascinato, piegato in due ed a testa bassa,
proprio come un bue al macello, all’interno del carcere. Talmente terrorizzato
dagli inquirenti, da donare i suoi poveri averi (mezza casa ed un piccolo
appezzamento agricolo) alla compagna dell’africano. Tutto per un pugno sferrato
per difendersi.
Torino, 14 luglio 2016
Prof. Gian
Carlo Pavetto
mercoledì 23 marzo 2016
CUI PRODEST ?
Chi è l’effettivo beneficiario di
una determinata azione ? Qualunque persona raziocinante si pone questo quesito
analizzando quanto di grave è accaduto, ed ancora potrebbe accadere, intorno a
sé.
E’ il quesito che ci si pone di fronte a fatti terribili e straordinari, per comprenderne l’origine, la portata, gli sviluppi.
E’ il quesito che ci si pone di fronte a fatti terribili e straordinari, per comprenderne l’origine, la portata, gli sviluppi.
E’ quanto non sta avvenendo in
Italia e negli altri Paesi europei dopo l’attentato terroristico condotto ieri
a Bruxelles.
Un attentato meticolosamente
preparato, non improvvisato, posto in essere da professionisti in due differenti
siti sensibili: l’aeroporto e la metropolitana.
Gli attentati, da quello di
Giulio Cesare, a quello di Sarajevo, a
quello delle “Torri Gemelle”, od ancora a quello recentissimo del “ Bataclan”,
non rispondono a “spontaneismo” ma sono strutturati in maniera tale da offrire
la possibilità di consentire reazioni di natura politica diversamente non
giustificabili.
Una “regia”, più o meno
occulta, utilizza i consueti “utili
idioti” per realizzare eventi devastanti, offrendo finanziamenti e protezioni.
Il sistema mediatico, a sua volta
controllato, offre una chiave di lettura banalizzante finalizzata a convincere
gli inconsapevoli lettori della sussistenza di
una non meglio precisata azione islamista finalizzata ad assoggettare
con la violenza il civile, democratico e libero Occidente.
Purtroppo la questione non si
pone in questi termini.
L’Islam non ha bisogno di
ricorrere ad attentati terroristici, spontanei o meno che siano, per
sottomettere un’area territoriale che ormai ha capillarmente infiltrato, favorita
da politiche migratorie non ostacolate, quando non volutamente determinate, dal
sistema politico dell’unitarismo europeo.
Un sistema che si prefigge la
distruzione delle sovranità nazionali e ricorre ai flussi migratori per
disgregare le resistenze culturali e politiche di chi non condivide la
sottomissione all’ Eurocrazia.
Moschee , “centri culturali
islamici” e interi quartieri a
composizione islamica sono sorti nell’indifferenza generale in tutte le città
europee.
La comunità islamica “moderata”,
ammesso che esista, non ha alcun interesse a vedere compromessa la sua
conquista latente e progressiva del territorio europeo da attentati
terroristici, temendo invece di venirne danneggiata.
Nulla di più semplice di
ricorrere alla strategia di portare la popolazione degli Stati membri dell’UE
al convincimento della necessità di essere “difesi” da una forza di polizia
europea, che sostituendosi alle forze di polizia territoriali e nazionali,
rappresentate mediaticamente come “inadeguate” o “ non sufficientemente
coordinate”, possa compiutamente controllare ogni minima resistenza opposta al
disegno della realizzazione di una Dittatura Burocratica Europea.
Una forma di “superstato”
destinato a realizzare definitivamente il progetto della creazione del
Leviatano Hobbesiano, attraverso il superamento e la disgregazioni di tutte le
libertà individuali.
Purtroppo questa forza armata”
speciale” è già esistente.
Nell’aprile 2010 la Camera dei
Deputati ratificava all’unanimità (legge 14 maggio 2010, n.84),
l’accordo europeo per la costituzione di una “forza armata speciale”
denominata Eurogendfor.
Eurogendfor è attualmente
costituita da da 800 gendarmi, mobilitabili in 30 giorni, oltre ad una
“riserva” di altre 1500 unità.
Il “sistema di polizia difensiva
europea” è gestito da due organi centrali, uno politico ed uno tecnico.
Il primo è il comitato
interdipartimentale di alto livello, chiamato CIMIN, acronimo di Comité
Interministériel de haut Niveau, l’altro è il PHQ (quartier generale
permanente) composto da ufficiali e sottufficiali.
In un contesto come quello
descritto assistiamo a iniziative politiche nazionali assolutamente
inquietanti, che vanno nella direzione del possibile scioglimento dell’Arma dei
Carabinieri, in quanto una direttiva dell’UE imporrebbe la smilitarizzazione
della quarta Forza Armata ed il suo accorpamento alla Polizia di Stato, in
vista di un possibile ulteriore accorpamento degli organi di polizia degli
stati membri nell’Eurogendfor (EGF).
L’EGF si collocherebbe alle
dirette dipendenze di Commissione e Parlamento Europeo, godendo di piena
autonomia, in quanto non sottoposta al controllo dei Parlamenti Nazionali ed,
ai sensi dell’art.29 del Trattato di Velsen i gendarmi non potranno subire
procedimenti giudiziari a loro carico a
seguito di una Sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che
nel ricevente, in tutti quei casi collegati all’adempimento del loro servizio.
Potranno quindi svolgere
qualunque azione di rappresaglia armata nei confronti dei cittadini degli stati
membri godendo dell’assoluta impunità.
In questo contesto l’immagine
lugubre dell’ISIS sbiadisce e si depotenzia.
La verità alle volte è come
Medusa, orribile da guardare in volto.
Torino 23 marzo 2016
Avv. Claudio BERRINO
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