Quale errore profondo per gli uomini della Tradizione è il definirsi di "Destra", rincorrendo le categorie geopolitiche del parlamentarismo liberale ottocentesco. La nostra origine culturale non è di Destra né di Sinistra ma riconducibile invece all'antiparlamentarismo. La democrazia parlamentare genera governi borghesi formati da bottegai, usi ad attuare un inverecondo “commercio” di ideali volgarizzando gli impulsi eroici che li sottendono. Nel secondo dopoguerra l’opera della Costituente ha rafforzato la centralità del Parlamento in un equilibrio di poteri che è venuto meno in ragione di una prevalenza della decretazione d'urgenza affidata al potere esecutivo a discapito della funzione propria di quello legislativo. Infine l'abdicazione alla sovranità, legislativa e valutaria, eterodiretta da forze economiche in conflitto di interesse con l'Italia e realizzata da quanti, tra gli italiani, hanno posto in essere comportamenti gravemente antinazionali ha totalmente delegittimato l'istituto parlamentare. La tragicomica vicenda di quel movimento che avrebbe dovuto "aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno" e da forza antisistema è divenuta espressione della peggiore sudditanza agli interessi antinazionali lo attesta, al pari dell'incoerenza di quanti hanno costruito il proprio successo elettorale su di un millantato e mai realizzato "blocco navale ", per poi esporre per servilismo nei confronti di altri Paesi i propri connazionali ai rischi propri di una cobelligeranza, cui erano estranei, nei confronti di una potenza nucleare. Occorre aggiungere che la politica di "entrismo" attuata da chi non si riconosce in alcuna delle attuali forze politiche è una sterile ed inadeguata strategia perdente, il cui fallimento trova conferma continua nelle vicende storiche recenti e meno recenti, anche in considerazione della circostanza che un ruolo marginale nelle dinamiche istituzionali può essere al più di immeritata utilità economica per chi lo esercita, ma inidoneo a mutare minimamente lo stato delle cose. La politica deve cedere oggi il passo ad una azione culturale metapolitica, antiparlamentare ed extraistituzionale che possa indirizzare gli spiriti liberi di questa Nazione verso la riacquisizione delle consapevolezze e delle libertà perse.
Claudio Berrino