DJ Fabo sino a ieri era per
me un illustre sconosciuto. Da oggi mi sento di considerarlo, in virtù della
sua coraggiosa autodeterminazione, un Uomo Libero. Giudico indegno che una
scelta individuale, rispettabilissima, stia “rimbalzando” mediaticamente, chiosata
inadeguatamente da straccioni intellettuali che si sentono di esprimere quel
disgustoso diritto che accompagna l’egualitarismo e le democrazie
rappresentative, ovvero il diritto di
esprimere pensieri deteriori.
Al coro degli accattoni
intellettuali si associano i nostri politici. Inconsapevoli del disprezzo che
il popolo nutre nei loro confronti esalano ed esternano i loro effluvi intellettuali da latrina.
Singolare, tra questi, un
personaggio che recentemente è stato fatto oggetto di un’ inchiesta giudiziaria
a seguito di “Rolex” regalati generosamente da imprenditori al proprio figlio,
il quale invece di nascondersi per l’onta e dedicarsi al romitaggio,
impudicamente compare di fronte alle telecamere per regalare a sua volta agli
italiani non richieste considerazioni del genere “ lo Stato deve essere vicino
a chi soffre”……..
Un pensiero di una banalità
sconvolgente, accompagnato da un’altra “perlina” catto-comunista :” lo Stato
non può tollerare il suicidio assistito”, ovvero non può “tollerare” la libera
autodeterminazione di un Uomo.
Al coro stonato dei politici
si aggiunge, in un crescendo disarmonico, la Chiesa Cattolica. Anch’essa,
infatti, si sente in dovere di esprimere il proprio giudizio su una scelta
individuale rispettabilissima opprimendola del velo pesante del proprio
dogmatismo. Vi è da chiedersi se tanta “energia intellettuale”, in un’epoca in
cui non le è più consentito di esprimersi attraverso i roghi e le camere di
tortura sia frutto delle perversioni sessuali che alcuni dei suoi accoliti –
come acclarato da recenti inchieste giudiziarie - riservano ai fanciulli che vengono loro
affidati.
La vicenda umana del DJ Fabo
ripropone con forza il tema delle “ortoprassi”, splendidamente esaminate da
Eliade Mircea nella sua “Storia delle Religioni”. Le “ortoprassi”, come l’etimo
indica, sono i comportamenti che obbligatoriamente debbono seguire e non
disattendere i seguaci delle religioni monoteistiche di origine ebraica, ovvero
l’Ebraismo, il Cattolicesimo e l’Islam. Pena sanzioni di tipo giuridico, ben
presenti nella “sharia” o di tipo para-giuridico come la “scomunica”, ovvero
l’ostracismo votato a quei fedeli che non rispettano le regole imposte dalla
Chiesa stessa.
Personalmente ritengo che
una spiritualità malata, o un sistema politico in decomposizione, non possano
occuparsi dei problemi dell’Uomo, né tantomeno dispensare valutazioni la cui
provenienza espone all’immediata
diffidenza di chi si trova ad ascoltarle.
La vicende umana del
compianto DJ Fabo deve servire a tutti noi a ritrovare quella consapevolezza
che è la più importante prerogativa degli Uomini Liberi: incarnare quel
frammento di Divinità che è in noi, e che ci rende Signori della nostra vita e
non servi di parassiti o criminali organizzati.
Avv
. Claudio Berrino.