In queste ore leggo che il leader del primo partito politico
di opposizione è indagato per un asserito reato che avrebbe commesso quando era
Ministro dell' Interno impedendo a profughi clandestini di sbarcare liberamente
in Italia.
Mi sembra un paradosso della Storia e la violazione del
postulato aristotelico della logica.
Dopo anni di totale disinteresse governativo per le sorti
della nostra Nazione un intervento politico a difesa della Popolazione rischia
di essere sanzionato con una pena detentiva sino a 15 anni.
Il mio stupore si riduce quando penso che probabilmente il
legittimo desiderio di cambiamento della maggioranza del Popolo Italiano è
inibito, in questo momento storico, da una tirannica minoranza che gestisce le
comunicazioni mediatiche, la scuola, l'economia, la libertà di espressione.
Una
coltre di piombo che, su ordine di entità sovranazionali, soffoca la dignità e
spegne le speranze degli Uomini Liberi.
Uomini stremati da una serie illimitata di oppressive
vessazioni, di fronte alle quali la reattività ha ormai ceduto il passo alla
rassegnazione.
Viene insegnato il valore della resilienza, quasi che il
flettere le ginocchia di fronte ai tiranni costituisca elemento di forza
caratteriale anziché espressione di biasimevole debolezza.
Ho difficoltà a prevedere gli sviluppi di questa situazione
ma ho la percezione che non saranno affatto positivi.
Claudio Berrino