Gli effetti collaterali della Globalizzazione si stanno oggi palesando anche a quanti l'hanno voluta e predicata.
L'abbandono della difesa del territorio attraverso le barriere geopolitiche rappresentate dai confini ha determinato disordine sociale e gravi problemi di ordine pubblico nonché la veicolazione di malattie infettive che oggi si dimostrano essere incontenibili.
I gruppi bancari, dopo le fusioni societarie avvenute intorno al 2010, hanno realizzato "economie di scala " riducendo sensibilmente il proprio personale, marginalizzato socialmente, destinandolo all'elemosina del reddito di cittadinanza ed alla disperazione.
La situazione dell'ex ILVA è drammatica e rappresenta una bomba sociale in procinto di esplodere.
Le piccole e medie imprese sono strangolate dall'imposizione fiscale più elevata d'Europa e le loro cessazioni e cancellazioni dalle camere di commercio si succedono con quotidiana frequenza.
La produzione industriale italiana è crollata, al pari del Prodotto Interno Lordo.
L'assenza di Sovranità Monetaria impedisce un necessario e fisiologico indebitamento pubblico, indispensabile per garantire assistenza sanitaria, tutela previdenziale, formazione scolastica e difesa militare.
In questo contesto di generale dissesto viene predicata l'accoglienza di nuovi disperati, sentenziando che "il vero virus è il razzismo ", e che " il reale problema sociale del nostro Paese è il risorgere del Fascismo".
Forse in Italia meritiamo davvero l'estinzione.
Claudio Berrino