Qualora i risultati degli exit
poll venissero confermati la vittoria politica delle elezioni francesi
apparterrebbe al Front National ed a Marine Le Pen.
Il 35% del Popolo francese le
avrebbe tributato fiducia esprimendo un voto contro la dittatura dell’Unione Europea
serrandosi in una compagine identitaria coesa ed omogenea.
Al contrario, il 65% dei francesi
che ha scelto Macron è una “diga” ovvero una coalizione eterogenea ed al suo
interno contraddittoria composta da gregari di Rothschild, da comunisti, da
socialisti, da gollisti, da gruppi etnici meticci aggregati nelle “banlieu”
dall’odio antioccidentale, dalla comunità omosessuale francese di cui – secondi
i media- lo stesso Macron farebbe parte,
da pochissimi filo europeisti.
Non è stata assolutamente una
vittoria europeista, in quanto la contraddittoria ed eterogenea coalizione
“anti-le Pen” è nella sua ampia maggioranza antieuropeista ed espressione di pensieri
politici ed espressioni culturali incompatibili tra loro.
Il Front National è da oggi la prima
forza politica francese, ed ha raddoppiato le sue preferenze elettorali
rispetto alle Presidenziali del 2002.
Gli antagonisti della Cultura
Identitaria ed antieuropeista faranno presto i conti con le consultazioni
elettorali francesi di giugno, e con la marea incontenibile di dissenso nei
confronti dell’Unione Europea che sta montando in tutta Europa.
Chi questa sera si rallegra per
la vittoria “di plastica” di Macron sconta la propria incapacità e la propria rozzezza di analisi
politica.
L’Unione Europea oggi ha perso,
forse definitivamente.
“Chapeau” M.me Le Pen !
Avv. Claudio Berrino