La morte dei due ragazzi in divisa che si è consumata ieri a Trieste dovrebbe pesare come un macigno sulla coscienza di coloro i quali stanno attuando un progetto di sostituzione etnica all'interno dell'Eurozona (non mi sento più di definirla Europa) e della nostra Nazione.
Assistiamo a lutti, al degrado delle condizioni di vita, ad un incremento esponenziale delle patologie sanitarie taciuto dagli organi di stampa, alla riduzione della durata della vita media, ad un disagio sociale in procinto di esplodere. Le parole di circostanza delle Istituzioni, ree di accondiscendere a quello che si palesa sempre più come un genocidio del Popolo Italiano a beneficio di un meticciato etnico diffuso, privo della coscienza di sé e destinato a costituire una forza lavoro priva di diritti sociali, ormai indispensabile alla sopravvivenza dei "cartelli" finanziari che hanno pianificato la progressiva distruzione dell'Ordine Naturale dell'Uomo, paiono un ipocrita esercizio di retorica.
Quanto accaduto ieri a Trieste non può pesare sulla coscienza di chi è ormai complice ed artefice di un progetto criminale.
Dio, se esiste, abbia pietà delle anime di quelle due vittime innocenti e del dolore delle loro famiglie.
Avv. Claudio BERRINO
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