Pare incredibile come la deformazione onirica possa alterare
gli sviluppi logici e prevedibili degli eventi rendendo possibili , nel sogno,
situazioni irrealizzabili nel quotidiano. È quanto mi è accaduto la scorsa
notte quando, quale conseguenza di una cena non frugale, il mio sonno rem mi ha
catapultato in una dimensione fantastica, nella quale un uomo politico che
effettuava una generosa donazione di presídi sanitari durante un'epidemia
veniva incriminato da una Magistratura degna della miglior penna di Carlo
Lorenzini Collodi. In questo sogno convulso, indice di come linguine ai
gamberetti e panna non rappresentino un toccasana per il nostro organismo, un
altro personaggio politico dal fiero aspetto si peritava di ordinare con denaro
pubblico alcune centinaia di migliaia di banchi monoposto ad un costo rilevante
finalizzati al raggiungimento dello stesso "distanziamento sociale"
che si sarebbe realizzato gratuitamente destinando i preesistenti banchi
biposto ad un solo studente. In questo caso la distorsione onirica mi portava
addirittura a vedere una rappresentazione mediatica dell'evento nel totale
disinteresse della Magistratura intenta, nel frattempo, a perseguire il
benefattore reo di avere realizzato la citata donazione di camici e mascherine.
Il mio sogno assumeva dunque la caratteristica della irrealizzabilitá per
evidente contrasto con il primo postulato aristotelico, ovvero il principio
della logicità. Mi risvegliavo fortunatamente da questo sogno, divenuto ormai
un incubo, con un senso di amarezza e di affanno ma mi rassicuravo
immediatamente consapevole della circostanza di come questi eventi non possano
accadere nel mondo reale.
Claudio Berrino
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