La liberazione di un pluriomicida non costituisce solo un fatto gravissimo in sé, ma diviene paradigma, modello comportamentale pubblico e quindi netto elemento di caratterizzazione del senso etico dello Stato che l'ha consentita e voluta.
Quando il legislatore introduce una norma che privilegia la delazione
criminale al punto da rimettere in libertà gli assassini più volgari si rende
connivente e complice di questi ultimi, non nutre rispetto per le vittime del
crimine ed abdica definitivamente alla propria funzione.
Claudio Berrino