Si rincorrono voci di possibile chiusura di alcune importanti regioni a vocazione turistica a ragione di un incremento esponenziale dei contagi da Covid19. Regioni, si badi, che concentrano la loro produzione di PIL in pochi mesi estivi. Pare spontanea una comparazione tra la situazione ante campagna vaccinale del 2020 e l'attuale, post campagna vaccinale, del 2021. Lo scorso anno la stagione estiva, con i suoi raggi solari, aveva determinato una spontanea riduzione della diffusione epidemica mentre quest'anno si registra una direttrice opposta, quasi che la inoculazione di vaccini avesse stimolato la formazione di varianti virali. Sono certo che questa mia pragmatica osservazione spingerà qualche idiota ad attribuirmi la qualifica di "no vax", ma sono altrettanto certo che indurrà molti cervelli pensanti a porsi interrogativi su quanto stia avvenendo.
Claudio Berrino
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