domenica 7 maggio 2017

ELEZIONI PRESIDENZIALI FRANCESI



Qualora i risultati degli exit poll venissero confermati la vittoria politica delle elezioni francesi apparterrebbe al Front National ed a Marine Le Pen.
Il 35% del Popolo francese le avrebbe tributato fiducia esprimendo un voto contro la dittatura dell’Unione Europea serrandosi in una compagine identitaria coesa ed omogenea.
Al contrario, il 65% dei francesi che ha scelto Macron è una “diga” ovvero una coalizione eterogenea ed al suo interno contraddittoria composta da gregari di Rothschild, da comunisti, da socialisti, da gollisti, da gruppi etnici meticci aggregati nelle “banlieu” dall’odio antioccidentale, dalla comunità omosessuale francese di cui – secondi i media-  lo stesso Macron farebbe parte, da pochissimi filo europeisti.
Non è stata assolutamente una vittoria europeista, in quanto la contraddittoria ed eterogenea coalizione “anti-le Pen” è nella sua ampia maggioranza antieuropeista ed espressione di pensieri politici ed espressioni culturali incompatibili tra loro.
Il Front National è da oggi la prima forza politica francese, ed ha raddoppiato le sue preferenze elettorali rispetto alle Presidenziali del 2002.
Gli antagonisti della Cultura Identitaria ed antieuropeista faranno presto i conti con le consultazioni elettorali francesi di giugno, e con la marea incontenibile di dissenso nei confronti dell’Unione Europea che sta montando in tutta Europa.
Chi questa sera si rallegra per la vittoria “di plastica” di Macron sconta la propria  incapacità e la propria rozzezza di analisi politica.
L’Unione Europea oggi ha perso, forse definitivamente.
“Chapeau” M.me Le Pen !


                                                                                         
Avv. Claudio Berrino