sabato 5 febbraio 2022

IL MONDO DELLE IDEE, IL MONDO SENSIBILE ED IL FESTIVAL DI SANREMO

Le ormai raggiunte sei decadi di vita mi consentono di svolgere considerazioni sulle persone che ho avuto opportunità di conoscere e che per ragioni di lavoro o di interazione sociale mi trovo a frequentare e di raggrupparle fra loro in categorie omogenee. Non ho ambizioni classificatorie, ma in assoluta onestà intellettuale mi sento di poter suddividere l'umanità con cui mi sono relazionato in oltre mezzo secolo di esistenza in due gruppi antropologici, uno di esso esiguo nel numero ma eccellente nelle  qualità delle proprie componenti, ed un secondo amplissimo che pare non possegga alcuna affinità con il primo, e ciò tanto sotto un profilo culturale che antropologico. Ed ora analizziamo brevemente il primo "tipo umano", che Evola avrebbe definito forse come  "differenziato". Esso incarna le virtù della nobiltà umana ed i valori aristocratici ed è caratterialmente contraddistinto dal proprio amore per la Libertà , per l'Onore e per la Spiritualità. Il secondo, invero nutritissimo, gruppo è invece contrassegnato da tratti caratteriali e culturali deteriori  che fanno da contraltare alle virtù del primo, contrapponendosi quasi ontologicamente ad esso. L'appartenenza ad un gruppo oppure ad un altro è determinata, a mio sommesso parere, da qualità originarie, presumibilmente genetiche, minimamente condizionabili dall'ambiente sociale, dalla cultura o dall'educazione ricevuta. Sotto un profilo spirituale pare poi di dover constatare come l'appartenenza al "mare magno" del gruppo numericamente prevalente, che potremmo anche definire come quello  "della miseria umana",  sia condizionata forse dalla minore nobiltà d'animo del "daimon" che alberga in questi poveri esseri cui, l'affermazione delle tesi egualitarie determinata dalla rivoluzione francese, ha demandato ruolo e dimensione sociale immeritate ed inedite. I due gruppi  sono portatori di interessi differenziati e confliggenti in quanto, esattamente come i cavalli della biga di Apollo, si dirigono l'uno verso l'alto e la spiritualità del Mondo delle Idee, l'alto verso il basso e gli anditi maggiormente sordidi del Mondo Sensibile. La conclusione di questa mia estemporanea analisi, che è stata essenzialmente suscitata questa sera da una occasionale e non desiderata visione del festival canoro che si celebra tutti gli anni nel mio amato Ponente ligure, cui mi hanno costretto doveri di affectio coniugale, e dalle conseguenti valutazioni non particolarmente favorevoli sulla tipologia umana che lo anima, risiede nella constatazione che chi appartiene al primo gruppo umano deve prudentemente tenere le distanze, anche attraverso l'uso di strumenti mediatici, dal secondo, pena l'alterazione grave delle condizioni dell'umore.

Claudio Berrino