domenica 8 maggio 2022

IL CORIFEO DELLE VERGINI INDECENTI


La crisi di identità è come la crisi di mezza età. Sopraggiunge improvvisa ed inaspettata, al pari di una crisi finanziaria  o di una malattia. La persona colpita dalla crisi di identità normalmente è però accompagnata da mediocre profilo intellettuale, conseguente macroscopico ego, e soprattutto da quella scarsa "tensione etica" che la induce a rinnegare senza pudicizia sé stessa, il proprio percorso umano, il proprio sistema valoriale, ammesso che mai ne abbia posseduto uno. Così come l'uomo colpito dalla crisi di mezza età tende ad innamorarsi di una donna molto più giovane di lui, l'uomo o la donna colpiti dalla crisi di identità sprofondano nel ridicolo del loro comportamento, indirizzato verso nuovi schemi ai quali tendenzialmente prestano succube e servile adesione. Ecco allora, a titolo meramente esemplificativo, che un candidato poi eletto nelle liste di in Partito politico che ha avuto l'onore di discendere culturalmente dal Pensiero Corporativo, allorché con trasparenza intellettuale si appresta a ringraziare i "camerati " che lo hanno votato, viene messo all'indice da quei "parvenu" dello stesso alveo politico che, grazie ai cospicui emolumenti che percepiscono dal loro ruolo istituzionale, si giovano di una qualità della vita che temono di perdere più di ogni altra cosa al mondo. Così pure si scatena il corifeo delle vergini violate della democrazia quando un uomo politico Reatino, in coerenza con il proprio trascorso culturale si sente di concludere una campagna elettorale richiamando una frase dannunziana che anziché generare legittimo orgoglio produce lo sdegno del corifeo dei vili. Vi è da chiedersi con quale coraggio quel Partito politico composto da Mutanti potrà mai chiedere il voto a quanti  non si sentono di rinnegare le proprie origini né ambiscono ad essere rappresentati dalla peggiore negazione della loro più intima appartenenza. 

Claudio Berrino