martedì 27 ottobre 2020

LA RASSEGNAZIONE NON APPARTIENE AGLI UOMINI LIBERI

 

In queste ore di tensione e legittima preoccupazione per il futuro della nostra Nazione ascolto con percezione di crescente fastidio le reiterate doglianze di chi sostiene che " tanto non si può fare nulla ". Chi giunge a questa conclusione conosce male o non conosce affatto la Storia. L'opposizione, quando non viene fatta dai Politici, perché inadeguati o corrotti, può essere realizzata dal Popolo, entità politica per eccellenza, con modalità non violente, fattuali ed efficaci. I precedenti storici sono innumerevoli. La Plebe romana nel 494 ac, vessata fiscalmente dal ceto Patrizio, si ritirò sul Monte Sacro paralizzando ogni attività economica e difensiva di Roma, sintantoché il Senato attraverso la mediazione di Menenio Agrippa convinse i "secessionisti " a rientrare promettendo loro diritti politici attraverso l'istituzione dell'istituto del Tribuno della Plebe. Così pure il Governo cileno di Salvador Allende fu destituito, prima che dai militari di Pinochet, da una prolungata paralisi della distribuzione di generi alimentari organizzata dei gestori dei mezzi di trasporto, penalizzati ingiustamente da provvedimenti governativi. Non faccio menzione delle modalità utilizzate dal Mahatma Gandhi per sottrarre l'India al giogo coloniale inglese in quanto note ai più. In breve, quando un Popolo si organizza e diviene consapevole del proprio ruolo politico è nelle condizioni di gettare pacificamente nella polvere qualsiasi tiranno, italiano o straniero che sia.

Claudio Berrino

domenica 25 ottobre 2020

SECESSIO PLEBIS

La cultura dell'accattonaggio caratterizza il pensiero unico della instaurata dittatura sanitaria. I lacchè territoriali degli interessi stranieri antinazionali berciano il loro invito a distribuire "immediati ristori" alle categorie (produttive) colpite da quel nuovo lockdown simulato che oggi, con buone doti di ripugnante ipocrisia, viene denominato" coprifuoco ". Il cortocircuito mononeuronale del caravanserraglio governativo rende ai propri componenti troppo impegnativo comprendere la circostanza che chiudere attività produttive, ovvero le uniche attività che in questo sciagurato Paese producono gettito fiscale, è fatto incompatibile con l'erogazione dei "ristori", provenienti inevitabilmente dalle "messi" della spremitura fiscale. Gli omuncoli governativi non arrivano neanche a realizzare che non potendo stampare più nuova moneta a ragione della rinuncia alla sovranità valutaria non sarà possibile creare nuovo debito pubblico e quindi aiutare i ceti produttivi strangolati dalla pericolosa insipienza di chi, fallito nella vita privata, ha trovato parassitario sostentamento negli esorbitanti emolumenti erogati a spese dei contribuenti dal Parlamento e dalle Regioni. Ecco quindi che compare quell' "uom dal fiero aspetto " di nobili natali, già Premier di renziana designazione, che propone di tassare anche la prima casa, al fine consentire questa nuova immonda mungitura. In tutto questo contesto di prevaricazione il reale problema dei media è rappresentato dalla asserita presenza di rappresentanti dell'estrema Destra infiltrati nelle manifestazioni antigovernative, riconoscibili certamente dal colore orbacesco delle polo indossate al momento della protesta o dalla mascella ostentatamente volitiva, nonché di "esponenti della Camorra " a loro volta riconosciuti dai cronisti in ragione della presenza di improbabili sfregi malavitosi presenti sui loro volti. In questo contesto di dissoluzione generalizzata, dello Stato e delle Intelligenze, le Opposizioni, la cui presenza nelle piazze a fianco di quei manifestanti che non hanno travalicato il limite della liceità della protesta avrebbe rappresentato atto logico e dovuto, si limitano a esprimere un vacuo dissenso di forma rilasciando interviste telefoniche di raggelante banalità. Si renderebbe a questo punto necessario un appello alle coscienze degli italiani volto a trovare un punto di nuova aggregazione politica finalizzato ad arginare una situazione di dissoluzione statuale che, a breve, supererà il punto di non ritorno, ovvero la costituzione di una nuova Opposizione, disposta a "scendere nelle piazze", che sappia raccogliere l'invocazione di aiuto di un Popolo giunto allo stremo.

Claudio Berrino