giovedì 7 gennaio 2021

LA VIOLENZA E LA LIBERTÀ

I fatti di Capitol Hill meritano una breve riflessione sui concetti di Violenza e di Libertà. La violenza, noi sappiamo, non è univoca, ma può declinarsi in differenti modalità. La violenza può essere fisica, allorché si manifesta come lesiva dell'integrità di chi la subisce. L'immagine tragica che tutti noi abbiamo dinanzi agli occhi è quella della bella e giovane donna disarmata ed insanguinata, assassinata ieri a sangue freddo all'interno del Campidoglio da un servo del potere. Oppure può essere istituzionale, quando il modello sociale prevalente non consente alle proprie controparti di avere rilevanza politica ricorrendo all' espediente del sistema elettorale maggioritario al fine di snaturare così l'equilibrato rapporto tra il numero dei seggi conquistati e quello dei voti ricevuti. La violenza può anche essere estrinsecazione del potere privato, che su mandato di quello pubblico, al fine di consolidare un immondo rapporto di riconoscenza, vota l'ostracismo a personaggi politici che godono del consenso di milioni di persone, escludendoli dai social networks. Diviene obbiettivamente difficile individuare quale sia la forma maggiormente grave ed odiosa di violenza. Resta comunque evidente che chiunque utilizzi deliberatamente una qualunque delle forme di violenza sopra descritte deve essere disposto ad accettarla in presenza di una modificazione della situazione oppure dei rapporti di forza venutisi a creare. Così pure il concetto di Libertà non è univoco e su di esso vi sarebbe davvero molto da scrivere, ma l'aspetto che ci occupa è quello legato alla violenza ovvero alla misura in cui la prima possa essere compressa dalla seconda, nelle forme ed espressioni sopra esemplificate. Così come la violenza del potere può inibire ad una bella e giovane donna disarmata la libertà della prosecuzione della propria esistenza in vita, la violenza di un social network può escludere un uomo politico dalla libertà di manifestare il proprio pensiero. Un sistema elettorale abnorme può impedire ai cittadini di esercitare la propria libertà di rappresentanza politica. Bisogna avere comunque presente che ogni violazione di un armonico ed equilibrato rapporto sociale costituisce inevitabile presupposto di una reazione - nella migliore delle ipotesi - di intensità uguale e contraria.

Claudio Berrino