domenica 10 ottobre 2021

INGENUITÀ E RITARDO MENTALE

Il dono più bello dell’infanzia è l’ingenuità. Il bambino non conosce ancora le dinamiche esistenziali e tutto quanto supera il confine della sua comprensione e della sua consapevolezza gli genera stupore. L’espressione stupita di un bambino rappresenta una delle immagini più tenere che mente umana possa concepire. Gli eventi gli appaiono inspiegabili ed il conforto esplicativo offerto dalla mamma e dal papà genera il miracolo della sua progressiva comprensione delle cose. Poi trascorrono gli anni ed il bambino diviene adulto. In taluni casi perde l’inconsapevolezza divenendo una intelligenza incline all’analisi, mentre in altri si limita semplicemente ad invecchiare continuando a conservare la propria fanciullesca inconsapevolezza che, in ragione della sopraggiunta età adulta, si trasforma in ritardo mentale. Ho tratto l’ennesima  conferma di questa dinamica questa sera allorché, al termine di una giornata scandita da notizie devastanti quali l’aumento della benzina a 1,920 euro al litro, la previsione di un conseguente significativo aumento del prezzo delle merci trasportate, la presenza di un  tasso di inflazione – e quindi perdita del potere di acquisto -  che ormai da giorni sta salendo in tutta Europa ma in Italia si pone come contraltare di retribuzioni congelate da circa vent’anni, l’aumento delle rendite catastali in un Paese in cui circa il 70% della popolazione è proprietaria della casa in cui vive, l’attenzione di una massa consistente di italiani affetti da tanto importanti quanto evidenti problemi di ritardo mentale si sofferma sui servizi televisivi costruiti ad hoc dagli organi del Ministero della Verità Governativa aventi ad oggetto scaramucce avvenute a Roma tra manifestanti contrari all’obbligo del green pass, definiti con grossolana approssimazione “no vax”, e Polizia di Stato “in tenuta antisommossa”, quasi che il servizio di ordine pubblico potesse essere svolto da agenti in tutù, di gravità certamente non superiore ai disordini che abitualmente avvengono al termine di una partita di campionato. A fronte delle prime, davvero devastanti, notizie il leader degli ex Sovranisti si limita a belare che la revisione delle rendite catastali non determinerà l’aumento della pressione fiscale sugli immobili, quasi che una riforma di portata epocale e ponderosissima nella sua realizzazione fosse dettata da pure finalità teorico-speculative e, non pago dell’enormità della sua affermazione, aggiunge che il suo partito si batterà strenuamente per portare la durata dei tamponi a 72 ore perché “è quanto stabilito dall’Unione Europea”, mentre la Segretaria dell’unico Partito di (formale) opposizione esistente in Parlamento si limita a stigmatizzare le violenze prodotte da  pericolosissime orde di mamme, operai, impiegati e professionisti fatti oggetto da parte della Celere di quelle stesse attenzioni che vorremmo vedere applicate nei confronti di spacciatori di droga, migranti clandestini, delinquenti comuni. Prevale però in noi sempre quel senso di bonaria tenerezza generato dall’ingenuità dei bimbi e dal ritardo mentale di taluni adulti. 

Claudio Berrino

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